Finora c’era il personal chef. Andrea Sposini , 48 anni, però, è andato oltre. Lui fa il personal chef globetrotter. Ed è felice: «Faccio lo chef da 20 anni. Non ho seguito i canali istituzionali. Non ho fatto l?alberghiero, ma la scuola Cordon bleu a Roma. Dopo questa formazione, ho lavorato per otto anni come chef privato in un agriturismo di pregio, la Tenuta di Canonica. E lì gestivo anche la scuola di cucina. È stata un?esperienza importante, dalla quale sono uscito molto più forte professionalmente». Il suo stile? «Italiano classico. Arricchito dalle mie esperienze in giro per il mondo: dopo essere stato quasi due anni in India, sono andato a lavorare tra Stati Uniti e Australia. In questo modo ho avuto una serie di contaminazioni che in verità non hanno tanto contaminato il mio stile di cucina. Ma mi hanno fatto capire quanto e come il cibo italiano sia rappresentano nel mondo». Gli esempi sono significativi: «Gli gnocchi, dai nostri ristoranti liquidati come pasta troppo banale, all?estero sono invece l?Italia nella sua accezione più alta. Poi la salsa bolognese, la parmigiana, e così via. Tutta una serie di preparazioni che nel mondo rappresentano l’italianità.
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